Il commento di AssoCall-Confcommercio, Codacons e Assoutenti a margine del tavolo di ieri al Mimit sul telemarketing selvaggio dove Agcom ha presentato a Ministro Adolfo Urso il nuovo filtro anti-spoofing che sarà deliberato il prossimo 30 aprile.
A seguito dell’incontro svoltosi ieri al Ministero delle Imprese e del Made in Italy tra le autorità e i soggetti competenti sulle misure contro il telemarketing selvaggio, il direttore generale dell’Agcom ha presentato alla presenza del Ministro Adolfo Urso, il nuovo filtro anti-spoofing messo a punto dall’Autorità: una soluzione tecnologica che sarà deliberata il 30 aprile in grado di impedire la falsificazione dell’identità del chiamante (CLI spoofing).
Le associazioni di categoria come AssoCall-Confcommercio, Assoutenti e Codacons, da anni impegnate in questa battaglia di civiltà per fermare lo spoofing e le chiamate fraudolente, plaudono a questa iniziativa dell’Autorità e del Governo, il primo da quando esiste questo fenomeno criminoso, ad essersi adoperato per combattere questa pratica, ascoltando le parti coinvolte e accogliendo soluzioni come quella presentata ieri da Agcom, frutto di un dialogo costruttivo nel tavolo tecnico con gli operatori di TLC e le Associazioni di rappresentanza.
“La predisposizione di un filtro tecnico per bloccare il fenomeno dello spoofing -afferma Gianluca Di Ascenzo, presidente del Codacons – rappresenta un importante passo avanti per contrastare questo odioso fenomeno che consente il telemarketing illegale e lo sviluppo di frodi ai danni dei consumatori e dell’intero mercato. Abbiamo apprezzato il metodo adottato dall’Agcom di condivisione e coinvolgimento di tutti gli stakeholders per ricercare una soluzione il più possibile unitaria.”
“Siamo fiduciosi sull’efficacia delle iniziative promosse dall’Autorità e dal Governo e confidiamo in una svolta contro il telemarketing illegale e le truffe telefoniche – ha commentato Leonardo Papagni, presidente AssoCall-Confcommercio – I nuovi filtri anti-spoofing non solo libereranno i cittadini dall’incubo delle chiamate fraudolente, ma daranno più credibilità e opportunità di lavoro ad un settore, spesso incompreso, che rappresenta quasi 80mila lavoratori, di cui il 96% italiani e il 69% donne , che conta quasi 3 miliardi di fatturato”.
Il settore dei BPO-Contact Center, spesso percepito in modo distorto, secondo il Rapporto Ebincall 2024, si presenta come una risorsa preziosa per il Paese e lo sviluppo economico delle aree territoriali più svantaggiate come il Mezzogiorno, dove sono concentrate circa la metà delle unità locali e il 56% degli addetti del settore.
“Il nuovo filtro tecnico anti-spoofing rappresenta una misura attesa e fondamentale per tutelare concretamente i cittadini dai gravi rischi legati al telemarketing selvaggio e alle frodi telefoniche. È indispensabile che queste soluzioni non restino semplici sperimentazioni tecnologiche, ma vengano protette, rafforzate e rese strutturali da un quadro normativo chiaro e stabile. Solo così potremo impedire che il consumatore continui a essere vessato da pratiche scorrette e invasive che violano la sua libertà e sicurezza digitale. – ha dichiarato Gabriele Melluso, Presidente Nazionale di Assoutenti – L’Autorità, attraverso il percorso di ascolto delle parti coinvolte e il confronto costruttivo instaurato ai tavoli tecnici, sta tracciando la strada giusta verso una soluzione equilibrata ed efficace. È un metodo che va consolidato, perché il rispetto dei diritti dei cittadini passa anche dalla capacità di costruire strumenti condivisi, trasparenti e affidabili”.
UFFICIO STAMPA ASSOCALL-CONFCOMMERCIO
Fabio Dell’Olio
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