Nel tavolo tecnico di ieri a Roma, l’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha presentato insieme agli Operatori, ad AssoCall-Confcommercio, alle Associazioni dei Consumatori e a tutti gli stakeholder presenti, l’adozione di filtri a monte contro il CLI spoofing che permetteranno di bloccare le chiamate camuffate e il telemarketing illegale.
Si è svolto ieri a Roma un tavolo tecnico convocato da Agcom per esaminare la proposta tecnica formulata dagli Operatori per prevenire il fenomeno della falsificazione dell’identità del chiamante (CLI spoofing), partendo da quella che è considerata dai cittadini e dalle aziende come l’emergenza per la sicurezza delle telecomunicazioni del Paese.
Al termine dell’incontro di ieri, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha annunciato che i tempi sono maturi e siamo vicini ad una svolta per fermare le chiamate fraudolente bloccando con apposite tecnologie quelle provenienti dall’estero con falsa identità.
Con riferimento alla Delibera 457/24/CONS del 13.11.2024, AssoCall-Confcommercio, associazione di rappresentanza nazionale dei BPO-Contact Center, ha condiviso l’impostazione generale della proposta, ha espresso apprezzamento all’Autorità e agli Operatori telefonici per gli sforzi compiuti, e suggerendo miglioramenti praticabili che potrebbero essere considerati per ottimizzare ulteriormente l’efficacia e la sostenibilità di queste misure.
“Siamo soddisfatti dell’esito del tavolo tecnico convocato da Agcom e accogliamo con grande favore la notizia che a breve saranno adottati filtri antispoofing per bloccare le numerose chiamate illegali che riceviamo dall’estero. Giorni contati per il telemarketing illegale e le truffe telefoniche – ha spiegato Leonardo Papagni, presidente AssoCall-Confcommercio – Riteniamo che solo mediante un approccio condiviso e il dialogo continuo tra regolatori, stakeholder e soprattutto dall’approccio sistemico da parte degli operatori di telecomunicazione, dalla cui applicazione dei filtri dipende le sorti di questa campagna di civiltà che i nostri cittadini attendono da lungo tempo. Auspico che quanto prima il legislatore annoveri tra i reati penali chi commette questi furti di identità con la tecnica del Cli Spoofing”.
Intanto nel resto d’Europa il fenomeno è stato affrontato già da tempo con successo attraverso l’adozione di diverse misure anti-spoofing. Nel Regno Unito, per esempio, questa misura, inizialmente adottata dall’operatore BT, ha bloccato fino a 1 milione di telefonate truffa in un solo giorno! In Australia, un codice di condotta introdotto da ACMA nel 2022 ha portato gli operatori a filtrare sistematicamente il traffico sospetto: nell’ultimo trimestre sono state bloccate circa 256 milioni di chiamate di truffa.
UFFICIO STAMPA ASSOCALL-CONFCOMMERCIO
Fabio Dell’Olio
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